Riceviamo la segnalazione di una nostra lettrice:

“Sono un Medico Specialista in Neuropsichiatria infantile dell’Asp di Cosenza. Scrivo tale segnalazione di getto, poiché pensandoci ancora svilirei me stessa ed i miei Colleghi che, con abnegazione, svolgono il loro lavoro!
Stamane aveva appuntamento presso il mio ambulatorio un bambino che è entrato in studio con il papà , persona sin dal primo approccio supponente ed arrogante. Egli non mi ha mostrato né la ricetta della visita, che aveva sicuramente vidimato al CUP, né l’autocertificazione che, in codesto servizio, devono compilare i genitori/tutori del paziente e con la quale asseriscono, firmando, di non avere li Sars CoV-19 né di avere contatti con positivi al suddetto virus.
Faccio accomodare il genitore ma, egli, secondo me già reduce da altre consulenze per il bimbo, da come disinvoltamente si muoveva e parlava, cercava di gestire il figliolo, che scorazzava nella stanza, a dire il vero molto piccola e senza finestre (dotata di basculanti!).
La mascherina di codesto padre scivola e resta appesa ad un orecchio, ed egli non la rimette nella giusta posizione. Dopo qualche minuto lo invito a posizionare adeguatamente sul volto il DPI ed egli, inizia ad urlare, cercando di mettermi addosso le mani.
Ha desistito da tale malsano proposito non so per quale ragione, mi auguro perché il bimbo era presente e/o perché io ho mantenuto la calma, non alzandomi dalla scrivania, evitando quindi un confronto! È uscito dal servizio urlando in modo scomposto, per onestà , senza dire parolacce… e QUESTO È QUANTO!
Personalmente non ho avvisato le Forze dell’Ordine, cosa che, probabilmente, avrei dovuto fare poiché mi sono messa nei panni di una famiglia con problematiche di salute importanti ma, sinceramente, il quadro che mi si è prospettato stamane è penoso e pericoloso…
Ho SEMPRE accolto TUTTI I MIEI PAZIENTI con grande passione per l’arte medica, svolgo da anni tale Mission, sono una professionista che MAI ha trattato in modo scortese il prossimo suo, tanto più il mio prossimo in Azienda Sanitaria, adesso però sarebbe ora di smettere di pensare che il medico ‘della mutua’, poiché gratuito, vale meno dei colleghi che lavorano in privato e che, quindi, possono anche essere picchiati!
In ASP ci lavoro per scelta e mi spendo molto per (ed in) tale attività , visto che amo profondamente il mio lavoro!
#Stopallaviolenzasuchivicuraeviassisteamorevolmente!“
(Lettera firmata)


