Lettere 2.0: “Volontari del 118 ma senza tutela della nostra salute. Per noi niente vaccini”

Riceviamo da un nostro lettore che preferisce mantenere l’anonimato:

 

 

Gentile redazione, leggo con entusiasmo e orgoglio la bella notizia dei vaccini somministrati agli operatori del 118 di Cosenza.

Nei prossimi giorni saranno somministrati a tutti gli operatori del Suem 118 di Cosenza, medici, infermieri ed autisti. Lo so perché anche io “lavoro” con il 118 di Cosenza. Solo che faccio parte di quella categoria di cui nessuno mai parla. Quella categoria astratta, che c’è, ma non si vede. Sono un cosiddetto volontario del soccorso.

Al fianco di medici e infermieri 118 ma senza alcuna tutela, senza alcun diritto, nemmeno di ammalarsi, ne di curarsi, ne di essere indennizzato, e a questo punto, nemmeno di essere vaccinato contro questo maledetto virus che ha già contagiato molti di noi.

Ma noi volontari (soccorritori e autisti) siamo persone inferiori. Entità astratte, impalpabili, che tuttavia tutti i giorni combattono questa battaglia alla stregua dei medici, degli infermieri e degli autisti aziendali. Persone che si espongono da quasi un anno a rischi altissimi di contagio. Che si immolano per salvare la vita alle persone, con orari di lavoro estenuanti, appesantiti dalla lotta al virus, e con indennità ridicole.

Mi chiedo allora, perché non includere sin da subito nella vaccinazione anticovid i volontari del soccorso?

Siamo operatori sanitari anche noi, a tutti gli effetti. Preparati e coraggiosi. Ma il coraggio non ti immunizza dal covid. Allora per favore… Che qualcuno si svegli e si renda conto che esistiamo, che manteniamo a galla il sistema di emergenza e urgenza che altrimenti affonderebbe. Che siamo esposti al rischio anche noi.

Vogliamo essere vaccinati, protetti da un mostro pericoloso e invalidante. Chi deve, si attivi subito per ovviare a questa tremenda mancanza nei nostri confronti.

(Lettera firmata)