Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Renata:

“Buongiorno. Scrivo a voi perché non so più a chi rivolgermi per mettere in evidenza la situazione. Nel mese di maggio sono stata contattata dalla Croce Rossa Italiana in quanto sorteggiata per fare i test sierologici per il Covid-19. Non ho esitato ad accettare e ho fatto il prelievo il giorno 30 maggio, alla sede della CRI, in contrada Rocchi.
Mi è stato detto che avrei ricevuto i risultati dopo circa una settimana, via mail. Ora, a distanza di 20 giorni, non avendo ricevuto nulla, ho chiamato la CRI, la quale mi ha detto che dovevo rivolgermi all’ASP di Cosenza, che li hanno esaminato loro e sarebbero stati loro ad inviarmi email con i risultati.
Li ho contattati ma mi hanno detto che non dipende da loro…e di chiedere a Croce Rossa. Allora io dico: visto la disponibilità da parte di noi cittadini, non sarebbe il minimo sapere come sia andato il prelievo….???!!!
Ma anche in questa situazione c’è il solito scarica barile tra un’istituzione ed un’altra. Ma è mai possibile dover pregare per sapere i risultati dopo che noi cittadini abbiamo dato la nostra piena disponibilità?
Vorrei precisare che, a fronte di ogni dubbio, mi arrivò email di conferma da parte del Ministero della Salute, per cui… non c’è neanche il dubbio che abbiano un indirizzo sbagliato. Spero che voi possiate mettere in evidenza la situazione, perché come me, tanti altri aspettano i risultati del test. Grazie per l’attenzione.“
Renata


