Mattia Maestri, il paziente 1 del coronavirus, scoperto il 20 febbraio all’ospedale di Codogno, è convinto di aver vissuto in tutti questi mesi «più di un film»

“«Quando racconterò questa storia a mia figlia Giulia ricorderò «innanzitutto il dottor Raffaele Bruno (infettivologo cosentino, ndr), il mio nuovo papà. Io ho perso il mio per questa malattia ma Bruno che mi ha salvato lo considero così. “
Fonte ed articolo completo qui: Gazzetta del Sud


