Lettere 2.0: “Io non scendo. Non sono un eroe, solo responsabile”

La sorella di Luca ci segnala la riflessione del fratello che si trova a Milano

 

 

 

Sono 20 giorni che non lavoriamo e non prendiamo un euro e di sicuro dovremmo stare rinchiusi in casa almeno per un altro mese. Un disastro. L’ultima volta che siamo usciti di casa (10 giorni fa) ci dicevano che era un semplice virus, di uscire tranquillamente… si sbagliavano.

Mi rivolgo a tutti quelli che ancora stanno sottovalutando questa situazione, restiamo in casa e atteniamoci alle regole. Noi siamo nella m…, non lavoriamo e per noi che lavoriamo sulle serate e i concerti è un disastro perchè purtroppo non siamo stipendiati, ma stiamo chiusi in casa e resistiamo lo stesso.

Per questo mi rivolgo a tutti gli amici del Sud e soprattutto di Cosenza. NON FATE GLI STESSI ERRORI CHE ABBIAMO FATTO NOI.

Infine mi rivolgo a tutti gli SCIENZIATI che hanno deciso di fuggire verso il Sud: non avere sintomi non vuol dire non avere il virus. Questo egoismo vi porterà solo a fare del male a chi vi sta vicino (ma ci tenete ai vostri familiari, amici, parenti?).

Anche io vorrei tanto essere a Cosenza con la mia famiglia e i miei amici, ma non sono così COGL… da metterli in pericolo.

Teniamo duro e FORZA LUPI!!! 🙂