In principio era welfare distributivo, poi s’è fatto collezionismo.

“«Decine di persone sono venute qui per vendere il Bruzio. In questo mercato il suo valore si aggira intorno agli 80 euro e, se si tratta di grossi commercianti, può arrivare anche sui 200 euro».
Ricapitolando, un beneficiario ha percepito dalle casse comunali al massimo 4 bruzi per un valore complessivo di 80 euro ma, se ha deciso di venderli …”
Fonte ed articolo completo qui: Gazzetta del Sud


