Le si sarebbe avventato addosso, costringendo l’amico di lei ad assistere immobile allo stupro.

“È la storia vissuta da una tredicenne cosentina e per cui è finito in manette un quarantunenne già con precedenti penali e sottoposto alla sorveglianza speciale.
I due amici, al momento dell’aggressione, si trovavano nel cuore della città e sarebbero stati avvicinati dall’uomo, in stato di alterazione psicofisica.”
Fonte ed articolo completo qui: Quotidiano del Sud
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