Riceviamo lo sfogo del nostro lettore:

“A Cosenza i pedoni non contano più nulla!
Ieri pomeriggio, mentre uscivo di casa in zona Piazza Zumbini, ho vissuto un episodio che purtroppo rappresenta bene la realtà quotidiana di Cosenza.
Appena oltrepassato il marciapiede, mi sono trovato davanti un SUV che sfrecciava a velocità assurda. Per evitarlo ho accelerato il passo, ma nella corsa ho preso una storta alla caviglia e sono caduto in mezzo alla strada. Per fortuna non mi sono fatto troppo male: ho attutito la caduta con la mano, che oggi però mi duole, e la caviglia è gonfia.
Quello che mi ha ferito di più, però, non è stato il dolore fisico, ma l’indifferenza. La piazza era piena di gente e nessuno si è avvicinato, nessuno ha mostrato il minimo interesse. Solo una ragazza, che voglio sinceramente ringraziare, si è fermata a chiedermi come stavo. Un gesto semplice, umano, ma che oggi sembra diventato un’eccezione.
A Cosenza, purtroppo, i pedoni sono diventati invisibili. Le auto corrono come impazzite, i passaggi pedonali sembrano decorazioni, e chi cammina è costretto ogni giorno a rischiare la vita. Viviamo in una società sempre più egoista, dove ognuno pensa solo a sé stesso, e dove il rispetto delle regole – e delle persone – sembra un concetto superato.
Io sono un ragazzo in buona salute, ma mi chiedo: cosa accadrebbe a un anziano, a un bambino, a una mamma con il passeggino? È solo questione di tempo prima che ci scappi il morto, e allora magari qualcuno si sveglierà. Ma non possiamo aspettare che succeda una tragedia per intervenire.
Chiedo, da semplice cittadino, che si prendano provvedimenti seri per la sicurezza dei pedoni e per ridare un po’ di umanità a questa città. Perché vivere così, nel disinteresse e nel pericolo costante, non è più possibile…
Grazie!”
(Lettera firmata)

