Riceviamo la segnalazione dalla nostra lettrice 20enne Giovanna B.:

“Salve, vi voglio raccontare un episodio che mi è appena capitato all’autostazione di Cosenza:
Stavo aspettando l’autobus per Lattarico alla corsia 12, quando si avvicina un uomo, circa 45/50 anni, italiano, di media altezza, brizzolato ed occhi azzurri, vestito casual, con jeans e maglietta…. e mi dice che lui sapeva leggere la mano.
Io ovviamente ho cercato di non dare confidenza, ma tra sua insistenza, e mia educazione… ha iniziato comunque a parlarmi. Prima con gentilezza e senza destare preoccupazione… ma poi ha cominciato a pormi domande intime… alle quali ovviamente non ho risposto.
Vicino a me c’era seduta anche una vecchietta che ha sentito tutto…
Questa storia è andata avanti per qualche minuto, fin quando non ha iniziato ad importunarmi …avvicinandosi ed addirittura mettendomi una mano sulla coscia.
Qui ho fatto uno scatto e con la scusa di una telefonata ricevuta da un parente mi sono data alla fuga.
Ho ancora le gambe che mi tremano… So che forse avrei dovuto tenere da subito un atteggiamento diverso …e magari avrei dovuto chiamare subito aiuto segnalando questa persona …ma quando ti trovi in una situazione come questa non è per niente facile restare lucidi.
Vi chiedo di pubblicare e divulgare la mia esperienza perchè l’attenzione non può mai essere abbastanza …e magari la prossima volta potrebbe capitarci una ragazza che avrà ancora più difficoltà a gestirsela…
E’ l’ennesimo caso di questi maniaci che si aggirano nei pressi della stazione degli autobus… e continuano a mancare gli addetti alla sicurezza.
Non si può aspettare più un pullman in tranquillità …in pieno giorno. Grazie mille.”
Giovanna



