I tutor chiedono che l’Intelligenza Artificiale venga insegnata a scuola, mentre alcune materie rischiano di perdere rilevanza

  • Il 74% dei tutor europei ritiene che l’IA debba essere insegnata nelle scuole
  • L’informatica è considerata la materia più rilevante nell’era dell’IA, mentre la letteratura è vista come la meno attuale
  • Il 65% dei tutor pensa che gli esami tradizionali non misurino più correttamente le capacità degli studenti
  • Anche il 62% dei genitori chiede una riforma del sistema di valutazione

MILANO, 4 AGOSTO 2025.

Un’indagine condotta da Le Tue Lezioni, servizio di ripetizioni online italiano parte di GoStudent, rivela che gli studenti rischiano di rimanere indietro a causa di metodi didattici e di valutazione obsoleti, oltre che di un programma scolastico ancorato a materie considerate ormai superate.

Secondo il sondaggio, realizzato tra tutor provenienti da tutta Europa che utilizzano la piattaforma Le Tue Lezioni, quasi tre quarti (74%) degli intervistati ritengono che l’Intelligenza Artificiale debba essere insegnata come materia a sé all’interno delle scuole, dato che il modo in cui gli studenti apprendono e interagiscono con il mondo è in rapida evoluzione.

Lo sviluppo accelerato dell’IA sta inoltre influenzando i criteri con cui vengono valutate le competenze scolastiche: il 65% dei tutor afferma che gli esami tradizionali non riflettono più accuratamente le capacità degli studenti, e il 57% è favorevole alla valutazione continua come alternativa agli esami finali.

Alla domanda su quale materia resterà più rilevante nell’era dell’IA, il 45% ha indicato l’informatica, seguita dalle scienze (17%) e dalle lingue straniere (11%).

Al contrario, alla domanda su quale disciplina diventerà meno rilevante, il 23% dei tutor ha indicato la letteratura, seguita dalla geografia (13%).

Anche il GoStudent Future of Education Report 2025 ha evidenziato un trend simile: il 62% dei genitori ritiene che servano nuovi metodi di valutazione scolastica, in risposta alla diffusione dell’IA. Il report ha inoltre rivelato che il 16% degli studenti ha ammesso di utilizzare l’IA per scrivere saggi e il 21% per superare esami.

Lo stesso report mostra che quasi due terzi (59%) dei genitori britannici sono preoccupati del fatto che i voti non rappresentino più fedelmente le reali capacità dei propri figli. Inoltre, il 58% afferma che i ragazzi passano troppo tempo a memorizzare informazioni per gli esami, a scapito dello sviluppo del pensiero critico, ritenuto fondamentale per le carriere future.

Albert Clemente, CEO di Le Tue Lezioni, ha dichiarato: “I tutor sono in contatto diretto e individuale con gli studenti su base regolare, e spesso riescono a cogliere difficoltà e bisogni prima degli insegnanti che gestiscono classi numerose. I risultati di questo sondaggio dimostrano che gli studenti sono alla ricerca di orientamento e formazione sull’IA, una tecnologia in rapida evoluzione che preoccupa molti genitori. Poiché gli studenti già la utilizzano, è fondamentale fornire un’educazione adeguata affinché ne facciano un uso consapevole e vantaggioso, non un sostituto dell’apprendimento.”

“È inoltre importante riconoscere che la domanda per alcune materie cambierà nei prossimi anni: l’informatica sarà sempre più centrale, mentre alcune discipline tradizionali perderanno rilevanza. Ciò che conta davvero è fornire agli studenti un insegnamento strutturato e linee guida chiare sull’uso dell’IA, se vogliamo che i metodi di valutazione tradizionali restino attendibili.”