Riceviamo una lettera sconvolgente e tristissima, con preghiera di pubblicazione:

Queste le parole ricevute dalla nostra lettrice Sabina, della quale già in passato vi abbiamo raccontato:
“Io, Sabina Radu, nata in Romania il 17/01/1985 e residente a Taurianova, affetta da sclerosi laterale amiotrofica dall’agosto del 2019, ho deciso di rendere pubblica la mia decisione di richiesta di procedura medica di Eutanasia, altrimenti detta “suicidio medicalmente assistito”.
Non sono giunta a questa drammatica decisione per le purtroppo gravi sofferenze fisiche che la mia malattia, in stato avanzato, mi arreca. La mia decisione è dettata unicamente dalle sofferenze morali che sto subendo, provocate dal fatto che lo stato mi sta (in sostanza) “costringendo” a ricoverarmi presso una struttura sanitaria, togliendomi l’unica gioia che ancora mi rimane: stare a casa mia, nel mio “caro” ambiente familiare, accudita teneramente e scrupolosamente da mio marito che, nonostante la sua grave patologia oncologica, non manca, in tutti i movimenti della giornata, di fornirmi il suo sostegno fisico e morale, oltre che da assistenti che conosco ormai da diversi anni e con cui si è instaurato un bellissimo rapporto, improntato su umanità e comprensione immediata, di tutte le mie esigenze, di pazienza allettata e costretta all’utilizzo di puntatore oculare per comunicare.
Sino ad oggi è stato possibile che io vivessi a casa mia grazie ai sussidi che percepivo ma ora il Comune di Taurianova, la Regione Calabria e l’Asp di Reggio Calabria, hanno deciso di sopprimere una parte dei contributi all’assistenza, in applicazione, secondo loro, di leggi (che mi appaiono crudeli ed ingiuste), per cui la permanenza in casa mi sarà resa impossibile dall’insufficienza di fondi.
Poche migliaia di euro all’anno che lo stato ha deciso di non spendere più per me, mi priveranno dell’ultima gioia rimasta, rendendo insopportabile lo stare in vita. Voglio, però, che questo mio sacrificio sia utile a qualcuno altro che versa nelle mie stesse condizioni, affinché, in futuro, vengano abolite leggi così ingiuste ed impedite applicazioni così rigorosamente spietate.
Che Dio mi perdoni.“
Sabina Radu
Questo il documento cartaceo:


