Illuminazione pubblicitaria: i moduli LED per insegne

Tecnologia e innovazione hanno portato una ventata di aria fresca e di novità in ogni settore, incluso quello dell’illuminazione pubblicitaria. In particolare, i moduli LED per insegne sono diventati oggi la soluzione ideale, che ha quasi completamente sostituito i sistemi più tradizionali, come le tecnologie a neon o le lampade fluorescenti.

Il loro successo è dovuto a un mix di fattori che uniscono estetica moderna, efficienza energetica, affidabilità tecnica e durata nel tempo, oltre alla possibilità di utilizzarli sia in ambienti esterni che interni.

Costituiti da piccoli corpi plastici (o resinosi) che racchiudono chip luminosi di ultima generazione, generalmente abbinati a lenti che ne modulano il fascio luminoso, sono progettati in diverse tonalità di bianco e in ampie varianti RGB e assicurano un’illuminazione uniforme e brillante, anche a lunga distanza.

Perché utilizzare moduli LED per insegne

I moduli LED per insegne, operando a bassa tensione, permettono un consumo energetico limitato con un’efficienza energetica superiore che consente di abbattere i costi operativi, ridurre l’impatto ambientale e portare la sicurezza a un livello superiore, conforme alle normative. Inoltre, grazie alle moltissime ore di esercizio che supportano, diventano un alleato perfetto per tagliare le spese di manutenzione, assicurando un’illuminazione pubblicitaria stabile e continua dal primo all’ultimo giorno.

La struttura compatta e modulare che li caratterizza, poi, li rende estremamente flessibili: non solo possono essere installati e fissati ovunque molto facilmente, ma resistono anche a polvere, umidità e sbalzi termici. Possono poi illuminare sia in modo frontale che interno (via riflessione), adattandosi a ogni tipo di insegna, da quelle in telo a cassonetti in plexiglass.

I moduli LED per insegne, infine, sono visibili anche a distanza e nelle ore notturne, consentendo ai Brand che li sfruttano di attirare l’attenzione 24/7.

Le tipologie

Questi strumenti sono disponibili in diverse forme, potenze e configurazioni, con possibilità di animazione, effetti RGB e personalizzazione completa. Tra le principali tipologie presenti sul mercato, quella più diffusa sono i monofacciali, che illuminano da un solo lato, diffondendo la luce in modo uniforme verso la superficie frontale dell’insegna, con una retroilluminazione omogenea, senza zone d’ombra. I moduli perimetrali sono invece sviluppati in barre rigide o semi-flessibili e montati lungo il perimetro interno dell’insegna, creano una luminosità mirata che esalta i bordi o definisce i contorni.

I moduli lineari che integrano più chip e ottiche di precisione prendono invece il nome di barre LED: possono illuminare superfici ampie con pochi punti luce e consentono di ridurre il numero complessivo di collegamenti elettrici, garantendo una diffusione omogenea grazie a lenti speciali.

Ci sono poi i tubi LED, che sono andati man mano a sostituire i tradizionali neon, portando la distribuzione luminosa a 360° ed elevando gli standard di efficienza e durata ed eliminando la presenza di sostanze nocive (ad esempio, il mercurio).

Infine, tra le tipologie più popolari in commercio troviamo i LED pixel: parliamo di moduli smart controllabili singolarmente, ideali per creare insegne dinamiche, scritte scorrevoli, effetti grafici o animazioni e di aggiornarle in tempo reale.

Le prospettive future

Se, già nel presente, l’adozione di questi elementi ha segnato una svolta importante sotto il profilo ambientale nell’illuminazione pubblicitaria, lo farà ancora di più nel prossimo futuro.

La crescente spinta verso la sostenibilità porterà infatti a un impiego sempre maggiore di materiali eco-compatibili nella costruzione dei moduli e delle loro componenti, come ad esempio il policarbonato riciclato o il silicone ottico, riducendo sempre di più l’uso di plastiche tradizionali.

I moduli LED per insegne punteranno forte verso la miniaturizzazione (con soluzioni più compatte e potenti per installazioni anche in spazi ridottissimi), la massima efficienza luminosa e la connettività IoT, per monitorare consumi e stato dei dispositivi da remoto e interagire con i sistemi di smart city.