Lettere 2.0: “Vorrei replicare (e aggiungere) alla lettera del mare sporco, al turista che non torna più…”

Riceviamo la replica di una nostra lettrice alle lettera pubblicata qualche giorno fa

«Letto ora lo sfogo del signore su Fiumefreddo. Mi piange il cuore.
Eppure noi calabresi siamo un popolo con una cultura, una storia, l’arte, il cibo da togliere il fiato. Detto ciò vorrei replicare.
Vi seguo sempre e per fortuna che ci siete.
Dio vi benedica per il lavoro eccellente che fate.
Mio rammarico leggo a malincuore lo sfogo del signore in villeggiatura a Fiumefreddo.
Ho ricordi di un Tirreno meraviglioso, da piccola avevamo casa a Cetraro.

Sono stata battezzata a Paola dunque frequentemente vado a far visita al Santo eccellenza della regione, San Francesco ĆØ conosciuto ovunque ed ĆØ Patrono della Calabria.
La nostra terra seppur per tanti aspetti dimenticata, ĆØ “madre” assoluta di cultura, arte, storia, non dimentichiamo che possiamo vantare due filosofi tra i più grandi Campanella e Telesio. Abbiamo l’ateneo tra i primi nel mondo, sforna le meglio eccellenze!
CittĆ  e paesi da sogno.

Mare, cibo che oserei i più buoni di questa terra.
Ebbene, sono uscita un attimo fuori tema (mare), giusto per fare un appunto: noi abbiamo l’oro e non lo sappiamo apprezzare.
Io soggiorno a Schiavonea di Corigliano, credetemi, mare limpido e cristallino. Ovvio, ci sono le pecche: lavori in corso in piena stagione, ma pare che i fondi vadano sfruttati ora, fognature inesistenti, ma pare dipenda dalla regione Calabria, spazzatura, ma pare che la ditta lavori bene ed ĆØ vero: gli incivili siamo noi.
Qui si mangia bene ovunque: pesce fresco dalla mattinata arriva direttamente dal porto ai commercianti.
Lungomare favoloso…gente allegra il ciel li aiuta!

Questa ĆØ Schiavonea.
Tutto lo Jonio ĆØ una perla di bellezza inestimabile!!!
Mare pulito ovunque.
Posti meravigliosi. Gente accogliente.
Riflettiamo quando vediamo il “nero”.
La matita gente. La matita in cabina. Abbiamo noi facoltĆ  di scelta.
Cosenza ĆØ una cittĆ  incantevole.

Solo corso Mazzini si può camminare serenamente. Spazzatura, buche, topi…
ƈ facile dire:”non andremo più…”, comprendo ma non condivido.
Vogliamo abbandonare vigliaccamente piuttosto che alzare la testa? Cosa vogliamo consegnare ai nostri pargoli? Il pensiero di scappare?
Che tristezza CALABRESI.
Dov’ĆØ finita la nostra sanguigna appartenenza?
Non riesco più a leggere di disagi e negatività.
Amo la mia terra. Basta.
La sanità, il mare, tutto ciò che non funziona porta altrove.
Eppure le eccellenze ci sono.
Riflettiamo.
Siamo onesti, qual ĆØ il problema?
Si, la testa del pesce…
E la beffa ĆØ che il nostro pesce ĆØ buono.
Buona CalabriaĀ».
Angela Giordano