Mercoledì 18 giugno alle h 17.30 a Castiglione Cosentino, con il sindaco, Salvatore Magarò, si terrà un incontro con sindaci della provincia di Cosenza e lavoratori lsu/lpu per il mancato pagamento dei contributi previdenziali

L’incontro è preparatorio per il flash mob a Roma, davanti Montecitorio.
I lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità saranno i prossimi poveri, pensionati, della P.A. Per dodici anni hanno lavorato senza contributi previdenziali negli Enti locali, un vero e proprio lavoro nero, legalizzato dallo stato. Le pensioni dopo trent’anni di attività, saranno di 700 euro.
Il grido d’allarme, arriva da un coordinamento di lavoratori, che insieme agli ex sindacalisti Romolo Cozza, Gino Pettinato, Giovanni Conforti, Franco Naccarato e Antonio Belmonte a breve, organizzeranno a Roma, davanti a Palazzo Chigi, un flash mob a sostegno dei contributi previdenziali. Per dodici anni, – si legge nella nota – i Comuni hanno risparmiato centinaia di migliaia di euro, risanando bilanci ed ottenendo in cambio professionalità e tanti servizi, a gratis. Dal 2008, le stabilizzazioni, ma la maggioranza con contratti part-time, riconoscendo i contributi una buona parte potrebbe andare in pensione. L’Inps, tace, ma c’è attesa per un decreto legge n. 539 presentato in data 03/02/2023, da incardinare in commissione lavoro, ma il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon che ne è a conoscenza, non ha dato nessuna risposta.
Qualcosa dopo anni di silenzio e torpore si muove, come l’iniziativa del consigliere regionale del PD, Alecci, che ha presentato nei giorni scorsi, una mozione, in consiglio regionale, da incentrare insieme alla conferenza stato/regioni e come pure le prese di posizioni a sostegno della vertenza di diversi sindaci e parlamentari calabresi e non.

