Riceviamo l’appello disperato di un padre cosentino che per ovvie ragioni preferisce restare anonimo:

«Buongiorno cara redazione, mi chiamo Paolo (nome di fantasia), sono padre di due bellissimi figli e vi scrivo in merito a ciò che sta accadendo attorno alla mia famiglia.
Siamo una famiglia composta da cinque persone, tra cui due minorenni, e ci troviamo purtroppo in procinto di essere sfrattati dalla nostra abitazione a Cosenza, per mancato pagamento delle rate di locazione, di riferimento dell’anno in cui siamo stati chiusi per il COVID.
Siamo una famiglia umile, viviamo con la sola entrata della carta adi (Assegno di Inclusione) che obbliga entrambi (me e mia moglie) a seguire i corsi per ottenere la prestazione.
Purtroppo fin quando abbiamo potuto pagare il fitto, lo abbiamo mantenuto. Adesso invece è circa un anno che ci troviamo in arretrato. Non possiamo recuperare più, neanche pagare il corrente mese. Questo soprattutto per tutti gli aumento di costi e spese che ci sono stati.
Tutto ciò che ci circonda è diventato più caro… e siamo stati costretti a fare la spesa per dare da mangiare ai nostri figli… a discapito delle mensilità della casa.
Chiedo gentilmente, tramite voi, al Signor Sindaco Franz Caruso ed agli Assessori di riferimento, di mettersi una mano sul proprio cuore, per avere la possibilità di poter esporre loro la mia situazione molto delicata.
Faccio appello a chi di dovere di poterci dare una mano a fare giustizia, per noi e per chi come noi (molte famiglie), sono ridotte così dallo stato.
Abbiamo pochissimi mesi prima di ricevere lo sfratto esecutivo. Vi prego, aiutateci…»
Lettera firmata
(In caso qualcuno dei citati si volesse mettere in contatto con il padre che ci ha inviato la lettera, può scrivere a noi di Cosenza 2.0 in privato e vi daremo indicazioni)

