Parlano i medici dell’Annunziata in prima linea:

«Dietro ogni coma etilico registrato c’è una storia di ragazzi, poco più che bambini, persino 12 o 13enni, talvolta scaricati davanti all’ingresso del “porto di mare” come qualcuno definisce l’entrata del pronto soccorso in via Zara.
Gli amici li lasciano all’ingresso e vanno via perché non sanno cosa fare».
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria

