Torano Castello celebra il Dantedì: un’esperienza culturale travolgente per Dante Alighieri

Il 25 marzo 2025, Torano Castello (CS) ha vissuto una giornata che entrerà nella storia della cultura locale: la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì

Un evento che ha unito la comunità in una celebrazione coinvolgente e unica del grande poeta della Divina Commedia, il cui influsso sulla nostra lingua e cultura è incalcolabile. La Sala Polifunzionale del Comune è diventata il cuore pulsante di un incontro straordinario, che ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo di tutti i presenti.

La vera anima di questa giornata è stata, però, Melania Cori, Assessore alla Cultura del Comune di Torano Castello, una donna che con il suo spirito instancabile e la sua passione ha fatto sì che questa iniziativa fosse un successo assoluto. Con una visione culturale incisiva e un impegno quotidiano in favore della comunità, ha dato una lezione di come la cultura possa essere il catalizzatore di crescita e consapevolezza. La sua introduzione all’evento, ricca di sentimento, ha risuonato come un invito a riscoprire e celebrare Dante con la giusta intensità, portando alla luce il valore che l’opera dantesca ha per le nuove generazioni. È grazie alla sua dedizione e alla sua tenacia che Torano Castello si è trasformata in un luogo di riflessione e celebrazione in onore del sommo poeta.

Il valore educativo dell’evento è stato ulteriormente arricchito dall’intervento di Alessandro Turano, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Cariati. Con il suo approccio innovativo e stimolante alla formazione, ha sottolineato l’importanza di Dante nel percorso di crescita dei giovani. La sua guida costante nella scuola ha reso possibile il coinvolgimento attivo degli studenti, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con l’opera dantesca non solo dal punto di vista letterario, ma anche come strumento di riflessione e di crescita personale.

La sua passione per l’educazione e il suo impegno per la cultura sono stati un faro per tutti i partecipanti, che hanno potuto apprezzare il valore della tradizione attraverso il filtro di una modernità consapevole.

Un altro momento di straordinaria importanza è stato l’intervento di Rosita Gentile, Dottoressa in Storia, la quale ha dato vita a un’analisi dettagliata e affascinante del contesto storico in cui Dante visse e scrisse la sua opera. La sua competenza e la sua capacità di intrecciare la storia con la letteratura hanno aperto una nuova dimensione dell’opera dantesca, facendo capire come la Divina Commedia non sia solo un capolavoro letterario, ma anche un’opera che ci parla profondamente della nostra società e della nostra storia.

I bambini e i ragazzi protagonisti del Dantedì: un’emozione unica.

Un momento che ha scaldato i cuori di tutti è stata la rappresentazione realizzata dai bambini della scuola elementare e dagli studenti del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende, diretti con passione e dedizione dai loro docenti. Le maestre della scuola primaria hanno guidato i più piccoli in questo viaggio straordinario attraverso la Divina Commedia, facendo scoprire loro il fascino dell’opera dantesca in modo giocoso e coinvolgente. Un ruolo speciale lo ha avuto la maestra Sonia Trotta, che con grande professionalità e amore per l’insegnamento ha reso possibile una rappresentazione intensa ed emozionante. I bambini, con il loro entusiasmo e la loro spontaneità, hanno regalato uno spettacolo unico, dimostrando che la grandezza di Dante può essere vissuta anche dai più giovani.

Fondamentale è stato anche il contributo degli studenti del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende, che hanno affrontato con maturità e profondità la figura di Dante e il suo messaggio. Guidati dalla professoressa Gagliano, hanno interpretato e analizzato l’opera dantesca con un approccio che ha unito tradizione e modernità, mostrando come il pensiero del sommo poeta sia ancora attuale e stimolante per le nuove generazioni.

L’emozione del teatro: Il canto di Ulisse

Il clou dell’evento è stato, senza dubbio, la rappresentazione teatrale Il canto di Ulisse, un’opera che ha emozionato e conquistato il pubblico. A curare questa straordinaria performance è stato il giovane e talentuoso Samuel Vita, un regista emergente che, con la sua visione originale, ha portato in scena una delle scene più iconiche e potenti della Divina Commedia. Il viaggio di Ulisse, narrato da Dante nel suo Inferno, è stato interpretato con una forza emotiva straordinaria, che ha colpito nel profondo tutti i presenti. La visione di Samuel Vita, unita alla sua sensibilità artistica, ha fatto sì che l’episodio di Ulisse non fosse solo una lettura teatrale, ma un’esperienza sensoriale che ha coinvolto il pubblico in un turbinio di emozioni. Con il suo talento e la sua passione, ha dato nuova vita a Dante, facendo sentire la potenza delle sue parole sulla pelle di ogni spettatore.

L’evento si è concluso con un momento altrettanto significativo: la premiazione del secondo concorso letterario Dantedì, che ha coinvolto gli studenti delle scuole locali in una riflessione profonda sul grande poeta.

Un Dantedì che resterà nel cuore

Questa giornata ha rappresentato molto di più di una semplice commemorazione. È stata una celebrazione vibrante, un tripudio di emozioni e di riflessioni, un incontro che ha unito passato e presente, giovani e adulti, in un abbraccio culturale che ha reso onore a Dante Alighieri, alla sua eredità e al suo eterno impatto sulla cultura mondiale.

Un evento che ha emozionato, che ha educato e che ha reso omaggio alla grandezza di Dante e della nostra tradizione culturale. Un’esperienza indimenticabile, che resterà nel cuore di Torano Castello e di tutti coloro che vi hanno partecipato.

Luca Vadino

Il video dell’evento:

Ecco altri scatti della giornata

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