Intervista a Domenico Scola Jr, talentuoso pilota di cronoscalata ed erede di una leggenda del Motorsport italiano

Luca Martire ha avuto il grande piacere di intervistare Domenico Scola Jr., talentuoso pilota di cronoscalata e degno erede di una leggenda del Motorsport italiano, suo nonno Domenico Scola, conosciuto come “Don Mimì”

Domenico Jr. ha dimostrato un’incredibile abilità al volante e ha ottenuto numerosi successi nelle gare di velocità in salita. Siamo entusiasti di conoscere meglio la sua storia, le sue sfide e le sue ambizioni per il futuro.

Come ti sei avvicinato al mondo delle cronoscalate e cosa ti ha spinto a scegliere questa disciplina?

Mi sono avvicinato al mondo delle cronoscalate ovviamente per merito della mia famiglia che, a partire da mio nonno Domenico, mio zio Emilio e mio padre, hanno praticato questa disciplina per 50 anni. Inizialmente ero scettico perché avrei preferito correre in pista, ma una volta provata la prima gara in montagna sono stato subito affascinato e ho deciso quindi di continuare questo percorso.

Qual è stato il momento più memorabile della tua carriera fino ad ora?

Beh, di sicuro il 2017, che è stato l’anno in cui ho vinto il titolo di campione italiano assoluto.

Quali sono le principali sfide che hai affrontato come pilota di velocità in montagna?

Ogni gara presenta le sue insidie e rivali ogni volta diversi. Le principali sfide, oltre a questo, sono contro se stessi: battere i propri record e cercare di mantenere sempre la giusta concentrazione.

Come ti prepari fisicamente e mentalmente per una gara?

Sono una persona che ama praticare sport di tutti i tipi. Di solito mi alleno in palestra, svolgendo sei allenamenti personali e specifici, insieme al calcetto e padel.

Cosa significa per te aver vinto il titolo di Campione Italiano Velocità Montagna nel 2017?

Vincere un titolo credo sia il coronamento di un sogno per qualunque sportivo. Per me è stato così, soprattutto per ripagare tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuto lungo il mio cammino, particolarmente la mia famiglia e mio nonno, che è venuto a mancare l’anno prima della vittoria del titolo.

Qual è il tuo circuito o gara preferita e perché?

In realtà sono due. Il primo è la Coppa Sila, ovviamente, sia perché è la gara di casa, sia perché oggettivamente ha un percorso tecnico e super impegnativo. Il secondo è la Trento-Bondone perché è unica nel suo genere.

Ci sono stati piloti o mentori che ti hanno ispirato nel corso della tua carriera?

Come ti dicevo prima, sia mio nonno che mio padre mi hanno davvero dato tanto per portarmi a questi risultati. Mio padre mi supporta tutt’oggi e posso dire con certezza che senza il suo aiuto non sarei mai arrivato dove sono adesso.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri nella tua carriera sportiva?

Attualmente i miei impegni lavorativi come collaudatore per automobili Lamborghini mi stanno prendendo molto tempo e, di conseguenza, ho dovuto mettere in secondo piano le gare. Mi auguro che in futuro possa ritornare a dedicarci più tempo e ripetere i successi ottenuti in passato.

Come vedi l’evoluzione delle cronoscalate e del Motorsport in generale nei prossimi anni?

È un periodo transitorio per le gare in salita. Ci sono e ci saranno degli sviluppi e modifiche tecniche che cambieranno un po’ le carte in tavola. Staremo a vedere.

Qual è il tuo consiglio per i giovani piloti che desiderano intraprendere una carriera nella velocità in montagna?

Restare sempre umili e con i piedi per terra. Non avere fretta di emergere prima del tempo perché proprio in quel momento lì potresti incappare in un errore che potrebbe costarti caro. Ogni cosa bella ha il suo tempo e, se deve succedere, succederà!

Ringraziamo Domenico Scola Jr. per averci dedicato il suo tempo e per aver condiviso con noi la sua affascinante storia e le sue prospettive future. Auguriamo a Domenico tutto il meglio per le sue prossime competizioni e i suoi futuri traguardi.

Luca Martire