L’operazione di servizio, denominata “Tax Free Cars”, ha tratto origine dallo sviluppo di dati ed informazioni acquisiti nell’ambito di una verifica fiscale svolta dai finanzieri della Tenenza di Scalea

“Le attività ispettive hanno consentito di “smascherare” l’insidiosa presunta frode fiscale per la società che, sostanzialmente, evadeva l’Iva. La presunta frode fiscale sarebbe stata posta in essere falsificando le fatture ricevute dai fornitori degli stati membri dell’Unione Europea. In pratica, il rappresentante legale dell’impresa cosentina, in concorso con un amministratore di fatto e con un collaboratore “occulto”, avrebbe sottratto al fisco redditi per circa 10 milioni di euro, mediante la predisposizione di documenti contabili fasulli e la presentazione all’Agenzia delle Entrate di dichiarazioni annuali fiscali non veritiere.”
Fonte e articolo completo: Il Quotidiano del Sud


