L’inchiesta risale a un anno fa

“Approfittando del proprio ruolo sarebbero riusciti a introdurre all’interno del carcere Cosmai di Cosenza cellulari, smartphone e schede sim che poi entravano nella disponibilità di alcuni detenuti per poter comunicare all’esterno: è questa l’accusa che la polizia giudiziaria su delega della procura di Cosenza muove a carico di nove persone, alle quali è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini.”
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria


