L’associazione di volontari ha scritto al sindaco per denunciare il dramma d’un eritreo

“Il presidente dell’associazione “Casa nostra”, responsabile dell’unità di strada, almeno due volte a settimana raggiunge Momo (il nome è di fantasia) con la scusa del cibo e d’una bottiglietta d’acqua per provare a creare un dialogo con lui, ha scritto prima alla Polizia municipale e poi al sindaco Franz Caruso per denunciare il dramma dimenticato di questo ragazzo che giace abbandonato su quel che resta d’un vecchio materasso nell’area d’uno dei simboli della città contemporanea, tra l’altro dedicato a San Francesco di Paola che alla carità e alla povertà ha vocato la sua vita.”
Fonte e articolo completo: Gazzetta del Sud


