“I turisti vogliono la Sila ma non tutta la Sila vuole i turisti”

Il turismo che non va: cronaca di una luminosa domenica in Sila, oscurata da chi considera l’accoglienza e l’ospitalità solo un optional di scarsa importanza

 

 

Le parole di Carlo Tansi, presidente della Protezione Civile, in merito all’artico:

 

“Questo articolo deve far riflettere tutti noi Calabresi. I tesori devono essere aperti e valorizzati. Cambiamo mentalità o moriremo di rozzezza, di fame e di ignoranza!
In tutte le altre regioni d’Italia i turisti sono sacri, qui da noi sono addirittura un peso, un fastidio…. eppure ci lamentiamo perché i nostri figli non hanno lavoro e perché siamo la regione più povera d’Europa!”

 

Qui un estratto dell’articolo a cui fa riferimento, pubblicato da Cosenza Post:

 

“Il parcheggio è stracolmo: decine di pullman, macchine a non finire, la provenienza dei visitatori è svariata, passeggiando per il corso si percepiscono cadenze e accenti di ogni dove.
Ristoranti, botteghe e negozi sono sold out, stupisce negativamente però la presenza di alcune saracinesche abbassate già poco dopo mezzogiorno. Pausa pranzo o chiusura in un giorno topico e potenzialmente prolifico? Se così fosse sarebbe una decisione alquanto discutibile.”

 

Per leggere l’articolo completo, cliccate qui: Cosenza Post